Bambini Sempre Malati? Colpa dell’inquinamento Indoor

 

Vernici ecologiche e finiture fotocatalitiche per le stanze dei bambini sono consigliate per prevenire problemi respiratori e allergie in età pediatrica. Altre piccole accortezze possono aiutare a migliorare la situazione.

Quante ore trascorre un bambino nella sua stanza? Molto dipende dall’età, dal numero di attività svolte durante la giornata, dalla scuola frequentata. In linea di massima, però, si potrebbe ipotizzare che passa in camera sua, tra giochi, studio e nanna, almeno una decina di ore al giorno, se non di più.

10 ore in cui naso, bronchi e polmoni inalano costantemente l’aria presente nell’ambiente, sia essa aria “pulita”, inquinata o fortemente inquinata.

D’altra parte, nella scelta delle finiture e dei complementi d’arredo per la stanza di bimbi e neonati estetica, funzionalità e prezzo sono spesso i soli parametri presi in considerazione da mamma e papà, a discapito della qualità delle materie prime utilizzate.

 

Non tutti, infatti, sanno che buona parte dell’inquinamento indoor, che il più delle volte supera abbondantemente quello esterno, è causato proprio dalle sostanze inquinanti, tossiche e nocive per la salute, presenti nei mobili, nelle vernici, nei rivestimenti.

E non tutti sanno che i bambini, con il loro sistema immunitario non del tutto formato, già sottoposti al bombardamento di virus e batteri presenti nelle scuole, negli asili, nelle palestre, sono tra le principali vittime dell’inquinamento interno.

 

I problemi che sviluppano o potrebbero sviluppare?

Si va dal bruciore degli occhi agli improvvisi mal di testa, dai raffreddori interminabili e ricorrenti allo sviluppo di allergie, sino a problemi più gravi legati delle vie respiratorie (asma, bronchite, bronchiolite…).

Che fare? Ecco 5 consigli da tenere ben presenti quando si sta progettando la stanza di un bambino o di un neonato.

  1. Utilizzare vernici ecologiche che non rilasciano sostanze nocive nell’ambiente e sono realizzate senza materie di sintesi petrolchimica. La dicitura “zero VOC” non ne attesta la totale assenza, ma solo una bassa percentuale di impiego.
  1. Sulle pareti e sulle pareti mobili nebulizzare una finitura fotocatalitica che si attiva con la luce solare e artificiale bonificando, di fatto, l’aria. Funziona, in pratica, come mangia-smog e aiuta a eliminare, oltre alle eventuali sostanze tossiche e inquinanti disperse nell’aria, anche batteri, virus, muffe. Mantenendo le pareti pulite più a lungo.
  1. Scegliere mobili e complementi d’arredo ecologici realizzati, cioè, senza la presenza di colle e resine chimiche. Il fatto che un lettino, una culla, un armadio siano in legno massello, infatti, non garantisce l’assenza di sostanze tossiche nell’assemblaggio. Ottime le marche che assicurano l’uso di cere, oli e colori naturali.
  1. Se esiste la possibilità, optare per una stanza esposta verso un cortile interno o un giardino. Non direttamente affacciata sulla strada. Nel caso questo non fosse possibile, areare l’ambiente tutti i giorni, ma solo nelle ore meno trafficate. Al mattino molto presto, la sera tardi, la domenica quando il traffico diminuisce, nei giorni di pioggia. Areare spesso le stanze serve anche per tenere lontani virus e batteri.
  1. Per quanto possibile, evitare di usare moquette o tappeti con pelo lungo nelle stanze dei bambini. L’una e gli altri, infatti, sono veri e propri ricettacoli di sporcizia e sono spesso tra i principali responsabili dell’insorgenza di allergie e/o fastidi respiratori più o meno gravi in età pediatrica.

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